Benvenuti al Giardino dei Tolomei
Nello splendido palazzo che un tempo fu residenza della famiglia senese Tolomei, nonché abitazione privata della baronessa Porzia, oggi ha sede il rinomato Giardino dei Tolomei Restaurant. Un locus amoenus curato con eleganza e raffinatezza, dove le esperienze gastronomiche si trasformano in veri e propri viaggi nel gusto, tra contaminazioni e illusioni sensoriali. In tavola arriva una cucina etica e moderna, fortemente identitaria, che basa il proprio credo su studio e ricerca non soltanto del buono e del bello, ma anche del “salutare”. Una cucina, dunque, che conquista anima e corpo, supportata da un servizio di sala professionale e impeccabile e da un’atmosfera bucolica d’altri tempi.
Estratto articolo 2Night.it
Il Menu
Lo Chef
“Per me la cucina – racconta Giorgio - oltre ad essere una espressione culturale, è un modo di comunicare e uno strumento per far dialogare prodotti e tecniche diversi tra loro. Del resto il Salento è sempre stato un punto di approdo per popoli in transito da tutte le latitudini sin dalla preistoria e di conseguenza la contaminazione è insita persino nelle tradizioni più autentiche”.
L’ispirazione della proposta gastronomica del ristorante, dunque, arriva dai loro viaggi, così come il bagaglio culturale dello chef, che in 25 anni di esperienza, annovera trascorsi nelle brigate di blasonati ristoranti, anche tri e bi stellati, in Italia e all’estero.
Dalla scheda a cura di 2night
Giardino dei Tolomei Restaurant - ristorante a racale
Il Ristorante
A Racale, paese dei “folli”, Giorgio Trovato, calabrese d’origine e senese d’adozione, con Stefania Erroi, salentina doc, hanno fatto di un’antica dimora del ‘500, appartenuta a Porzia dei Tolomei, il loro luogo del cuore, trasformandola in un elegante ritrovo di ricerca e alta cucina.
Che non ci si trovi dinanzi a un posto convenzionale, lo si intuisce già all’arrivo, quando per accedervi si suona il campanello e si attende che qualcuno apra il cancello. È la straordinarietà di un’accoglienza a cui non si è abituati, che spiazza e dischiude le porte verso un’esperienza visiva e olfattiva del tutto unica, di una cucina stellata pur non essendolo. Qui si è come sospesi nel tempo, affascinati anche dalla bellezza di un giardino nascosto, dove regna la quiete e si conversa a bassa voce.
C’è la cura nei confronti dell’ospite, l’attenzione nel dettaglio e nella selezione delle proposte, a partire dalla carta delle acque e dei caffè, scelti da Stefania che oltre a gestire la sala è anche Pastry Chef. I piatti sono quelli di un cuoco moderno, attento all’estetica ma ancor più al saggio bilanciamento nutrizionale. Fine dining di alto livello, fatto di ricerca e studio, coniuga rispetto per il territorio e felice contaminazione con materie prime di luoghi lontani. Cucina accattivante, ricca di profumi ed espressioni sensoriali. Gioca con gli ingredienti e inganna il palato come nel caso del Carpaccio vegetale, un divertissement tutto da indovinare.
Estratto dalla Guida Identità Golose 2023
Scheda del Ristorante a cura del Giornalista Pierpaolo Sammartino